Allevamento
Ho un allevamento professionale di gatti e cani. Premesso che mi piacciono quasi tutti gli animali, come si vede dalla mia azienda/fattoria, sono una gattofila smisurata. Molto probabilmente appena nata, l’ostetrica mi ha messo in una culla insieme ad un gatto! I gatti hanno sempre fatto parte della mia vita e mi hanno regalato la loro magia. L’amore per i cani è venuto più avanti ma è ugualmente profondo.
Questa grande passione è diventata una prospettiva di lavoro nel 2000 quando la mia salute ha avuto un tracollo notevole e per darmi un supporto psicologico e fisico ho iniziato un percorso di pet therapy. In quel momento la mia vita è cambiata. Ho iniziato ad allevare in modo amatoriale, ho fatto tutto un percorso per avere le strutture idonee, ho studiato sia per l’allevamento sia per la pet therapy per arrivare ad avere un azienda multifunzione dove poter svolgere tante attività diverse che sembrano distanti fra loro ma invece sono tutte connesse. Così è nata la mia azienda “Soave Zaffiro”.
Andiamo per gradi. Il mio allevamento è professionale, vuol dire che ho strutture con tutti i permessi, tutte le autorizzazioni, tutto il necessario per fare al meglio questo fantastico lavoro e… una passione immensa per i miei bambini pelosi. Se non fosse così non avrei impiegato quasi 20 anni per realizzare il mio progetto di allevamento ma, come moltissimi allevatore, sarei rimasta un’allevatrice amatoriale. Perché arrivare ad essere professionale? Perché voglio dedicarmi a loro per la maggior parte del mio tempo e quindi ho trasformato la mia passione, il mio percorso di terapia, nel mio lavoro. Quando il nostro lavoro e la nostra passione coincidono allora siamo persone fortunate perché tutta la fatica e i sacrifici che ci vengono chiesti non ci pesano. Dopo una giornata di lavoro pesante in azienda che spesso dura oltre le 12 ore mi bastano le fusa di uno dei miei mici oppure un bacio umido di uno dei miei cani per farmi dimenticare tutto e tornare serena.
Molti pensano che un allevamento “amatoriale” sia migliore di uno professionale. Non è la definizione che qualifica l’allevamento ma i suoi animali. Io li chiamo i miei “bambini pelosi” e li amo proprio come se fossero i miei bimbi. Rispetto la loro natura “animale” e mi rapporto con loro non secondo la mia visione “umana” della vita ma secondo il loro punto di vista.
Il mio amore per i pelosi si vede dalle mie scelte di allevamento, che poi vi spiego, si traduce nel loro amore incondizionato nei nostri confronti che poi trasformiamo in cura nel progetto dei servizi di IAA (interventi assistiti con gli animali), cioè la pet therapy.
Il mio sistema di allevamento si basa su un’accurata selezione che ha come obbiettivi principali la salute e il carattere dei miei animali. Non sono un’allevatrice fissata sugli standard estetici, il mio obbiettivo principale
non è avere cuccioli perfetti esteticamente ma avere cuccioli sani, longevi e con il carattere giusto, cioè dolci e coccoloni.
Studio i pedigree, evito la consanguineità, cerco soggetti riproduttori con caratteri dolci ma non pupazzi perché i nostri animali sono compagni di vita ed è importante che siano sani e di buon carattere ma con una loro personalità ben chiara. E’ inutile, secondo me, avere un cane o un gatto bellissimo ma con un caratteraccio ingestibile! Anche perché allevo per la pet therapy e non fai molta therapy se il tuo compagno peloso ti mostra le zanne un momento si e l’altro pure!
Credo profondamente nella validità dei percorsi di IAA, nella loro efficacia come coadiuvanti nelle terapie mediche sia fisiche sia psicologiche perché lo vivo sulla mia pelle giorno dopo giorno.
Torniamo ai miei pelosetti. Il mio allevamento si chiama Soave Zaffiro, è riconosciuto dall’associazione felina AFeF dove ho l’affisso, “Soave Zaffiro” appunto, e sono socia dell’Enci per i cani dove siamo in attesa a brevissimo del affisso. Avendo come obiettivo quello di allevare animali idonei alla IAA ho diversificato le razze che allevo, sia nei gatti sia nei cani, per rispondere a più esigenze.
Ecco che nei gatti ho scelto due razze all’ apparenza simili, che sono i Ragdoll e i Sacri di Birmania, molto diversi fra loro invece, poi allevo persiani ed exotic e arriviamo alla mia passione i siamesi orientali e i Balinesi.
Nei cani invece partiamo dai Chihuahua a pelo corto e lungo, proseguiamo con gli Spitz Nani, cioè i volpini di Pomerania, per continuare con i Barboncini toy, gli Shih tzu e i Cavalier King.
Un mix di calma e agitazione.
Metodica
Come ho già detto più volte, ma ci tengo a ribadirlo ancora, io allevo in modo scrupoloso. I miei riproduttori hanno tutti il pedigree, sono iscritta a due associazioni riconosciute dal MIPAAF e quindi titolari del libro origini e in grado di emettere pedigree con validità non solo nazionale ma anche internazionale, che sono Enci per i cani e AFeF per i gatti. Anche tutti i miei cuccioli hanno pedigree. Non vendo cuccioli senza pedigree non perché voglio guadagnare di più ma perché il pedigree non è “solo un pezzo di carta” che fa lievitare il prezzo, come tanti pensano. Il costo del pedigree è di massimo 50 euro.
Ma parliamo bene del pedigree. Questo certificato ufficiale è, in pratica, l’albero genealogico del nostro amico a 4 zampe. Negli animali l’albero genetico è molto, molto importante perché non serve solo a dirci che quel animale è di razza pura. No, il pedigree serve anche a dirci se sta’ bene e se starà bene in futuro.
Dal pedigree possiamo verificare se il nostro cucciolo, nella sua famiglia, ha delle malattie genetiche, delle tare, si può verificare se i suoi antenati sono in vita e che età hanno. Più sono longeve le generazioni precedenti più possibilità ci sono che il nostro cucciolo abbia una vita lunga davanti a se!
Ogni allevatore ha una linea di allevamento. Alcuni usano la tecnica del inbreeding per fissare i caratteri, soprattutto estetici, altri invece allevano secondo il linebreeding e altri ancora allevano con il metodo del outcrossing.
Inbreeding Consiste nell’accoppiare soggetti con forte consanguineità con lo scopo di ottenere soggetti omozigoti per il maggior numero di geni possibile, il che comporta il fatto di avere cucciolate con tipo uniforme e facilmente prevedibile.
Se usato per troppe generazioni di seguito può portare ad una perdita di vigore ed un sistema immunitario indebolito.
Linebreeding Consiste nell’accoppiare soggetti con minore consanguineità rispetto al inbreeding.
Lo scopo è comune a quello dell’Inbreeding solo che i risultati non si ottengono in maniera così veloce. Questo metodo però permette di rallentare l’impoverimento genetico e la perdita di vigore delle cucciolate.
Outcrossing Con questo termine indichiamo l’accoppiamento di due individui non imparentati all’interno della stessa razza. Qui la consanguineità non c’è.
L’Outcrossing è importante per rinvigorire la razza e rafforzare il sistema immunitario.
Come ho detto, io allevo nell’ottica di avere prima di tutto cuccioli sani, longevi e con un buon carattere che li porti ad essere idonei alla pet therapy. Per questo il mio metodo di allevamento è quello del Outcrossing con lievi concessioni al linebreeding solo verificando la salute dei soggetti imparentati ed evito assolutamente l’inbreeding. e solo nelle generazioni lontane quindi dalla 4° in poi. Purtroppo, soprattutto nei gatti, abbiamo nelle generazioni più lontane livelli anche alti di inbreeding e di linebreedig in particolare nelle razze “giovani” come i ragdoll. Per questo ritengo importante non continuare con la consanguineità fra i riproduttori.
Cosa comporta tutto questo? Per me come allevatrice significa costi molto più elevati quando devo acquistare i miei riproduttori perché non li trovo nelle mie vicinanze, anzi per alcune razze ho trovato solo all’estero linee “pulite” dalla consanguineità. Giustamente chi ha una buona linea genetica, dove non ci sono consanguineità o sono molto limitate e lontane, sa che i suoi cuccioli sono sani e hanno una prospettiva di vita molto lunga quindi li cede a prezzi più alti.
A questo punto voglio ri-sottolineare il fatto che il pedigree costa 50 euro. Non è lui in se stesso, come pezzo di carta, che crea una differenza di prezzo anche notevole fra un cucciolo di razza certificato, con pedigree appunto, o un cucciolo di simil razza perché senza pedigree. No la differenza di prezzo è data dal fatto che l’allevatore abbia impiegato tanto tempo nello studio dei pedigree e abbia investito tanto nel acquisto di futuri genitori sani, di buon carattere e con buone linee genetiche. Sono questi i requisiti fondamentali per avere poi cuccioli sani, dolci e coccoloni che possano vivervi accanto per tantissimi anni regalandovi tutto il loro amore.
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Credo alla suagrande passione perché ho preso da voi nel 2015 la splendida Evi che ha un ottimo carattere e per anche bella e in attima salute Se dovessi prendere un altro gatto sicuramente da livorno verrei da lei
Ho acquistato all’allevamento SOAVE ZAFFIRO il mio splendido Dobby, balinese chocolate Point dai favolosi occhi blu, per me il gatto migliore del mondo oltre che per la sua indiscussa bellezza per il carattere dolce e affettuosissimo, pur se vitale e molto chiacchierone, un micione sanissimo e tenerone: per questo consiglio a tutti di rivolgersi a questo allevamento e alla gentilissima Katia