Il gatto siamese proviene dall’antico Siam, oggi Thailandia.
Non bisogna confonderlo con il gatto Thai, provengono dallo stesso ceppo, ma il Siamese come lo conosciamo oggi è frutto di una attenta selezione degli allevatori ed il gatto Thai ha uno standard totalmente diverso. Molte leggende affascinanti narrano dell’arrivo di questo magnifico gatto in Europa. Nella Biblioteca Nazionale di Bangkok, è stato ritrovato il “Cat Book Poems”, che narra delle origini di questo gatto.
Si dice che il siamese arrivò in Europa nel 1880, quando il re del Siam regalò due coppie di siamesi a Owen Gould, console inglese a Bangkok.
Il gatto siamese ama molto giocare, come tutti i gatti, ma è anche facilmente addestrabile, ama uscire a passeggio con la propria famiglia portato a guinzaglio.
Ha un carattere docile ed affabile, conquista con i suoi occhioni azzurri.
Molto attaccato agli umani che conquistano le sue grazie non ama invece essere manipolato da altre persone, inoltre tollera poco la convivenza con altri gatti se non adeguatamente socializzato ed educato fin da cuccioli. E’ definito il gatto -cane perché si comporta proprio come un cane arrivando a fare le feste al proprio “umano”.
E’ un gatto speciale, molto molto intelligente, coccolone, tanto che arriva a chiedere le coccole con caratteristici vocalizzi.
L’aspetto fisico è quello del balinese ma a pelo corto. Corpo elegante e sinuoso, zampe lunghe, pelo corto.
La testa è quasi a forma di cuneo, le orecchie grandi e gli occhi ovali e di colore azzurro o blu profondo che riescono a stregarci.